Ruby al ballo di Vienna

Indiscussa regina della serata, eleganza discussa

Quale sia il significato filosofico della presenza di Ruby (che porta con sè un bagaglio con dentro tutto fuorchè un premio Nobel) al ballo delle debuttanti di Vienna, è ancora un mistero.

Il ballo delle debuttanti è da sempre sinonimo di purezza, eleganza, delicatezza e nobiltà. Per carità, nulla da obiettare sulla nobiltà di Ruby (per un periodo ci avevano fatto credere che fosse la nipote di Mubarak…), ma la sua presenza a Vienna è sinonimo del pessimo esempio che questa ragazza (e con lei tutte le papy girls e non) hanno dato al mondo.

Basta un assegno, una conoscenza più o meno approfondita con un personaggio importante, e anche se sei minorenne diventi famosa, ricca e puoi comprare tutte le borsette di Hello Kitty che desideri.

La bella Ruby si è presentata a Vienna con le unghie smaltate di rosso e un abito color champagne vecchia cantina, in un tripudio di fotografi e macchine da presa. Chissà se i giornalisti di mezzo mondo erano interessati alla bellezza della “nipote di Mubarak” o piuttosto a immortalare l’ultima debolezza del premier italiano.

Sta di fatto che Ruby Rubacuori si è accontentata di poco per partecipare al ballo di Vienna: qualche giro in elicottero, pranzi di lusso accompagnati da litri di champagne (forse da qui l’idea per il colore dell’abito), e un piccolo rimborso spese di 40 mila euro.

Del resto, la notorietà si paga. E il carburante per l’elicottero pure.

Solo un dubbio ci assale: ma fra tutti quei distinti vecchietti presenti al ballo, Ruby avrà trovato il suo prossimo spasimante?

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