Il Papa contro l’aborto e i medici

Dura repressione del Papa nei confronti dei medici che praticano l’aborto

La donna viene spesso convinta, a volte dagli stessi medici, che l’aborto rappresenta non solo una scelta moralmente lecita, ma persino un doveroso atto ‘terapeutico’ per evitare sofferenze al bambino e alla sua famiglia, e un ingiusto peso alla società”. Queste le dure parole del Papa nei confronti dell’aborto e di chi lo consente, durante la XVII Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita.

I medici“, ha affermato il Papa, “non possono venire meno al grave compito di difendere dall’inganno la coscienza di molte donne che pensano di trovare nell’aborto la soluzione a difficoltà familiari, economiche, sociali, o a problemi di salute del loro bambino“.

Per il Papa questo compito non deve essere solo di medici e personale sanitario: “E’ necessario che la società tutta si ponga a difesa del diritto alla vita del concepito e del vero bene della donna, che mai, in nessuna circostanza, potrà trovare realizzazione nella scelta dell’aborto“. Una società che il Papa definisce incapace di comprendere il senso della vita, una società anestetizzata a tollerare gli “attentati alla vita umana”. Un particolare richiamo Benedetto XVI lo dedica anche a tutti i padri di famiglia spesso “colpevoli di lasciare sole le donne incinta in una fase cosi delicata“.

Durante l’Assemblea Generale è emersa anche la problematica della sindrome “post abortiva”. Un dramma che riguarda molte donne e che secondo il Pontefice andrebbe fatto risalire “alla ferita gravissima che la donna subisce ogni qualvolta l’azione umana tradisce l’innata vocazione al bene dell’essere umano e alla vita“.

fonte: TgCom

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