Maternità: il mio bimbo e la nanna.

Consigli per il momento della nanna.


Quando si diventa mamma non sempre si ha il manuale delle buone regole e delle buone abitudini per crescere il proprio figlio.

Non siamo sicure che le abitudini che diamo al nostro piccolo siano quelle poi più sane e che un domani ci permettano di non essere schiave dei suoi capricci, dei sui lamenti.

Il momento più brutto per le mamme è quello della nanna….O meglio, del momento nel quale le mamme vorrebbero i loro figli a nanna, nel loro lettuccio, ed invece se li ritrovano puntualmente in mezzo nel lettone, padroni di tutti i minimi spazi del materasso, lasciando mamma e papà appesi ai bordi del letto, in posizioni inverosimili!

Tutte le tate, che fanno questo di mestiere, ed hanno studiato la psicologia infantile, sconsigliano assolutamente l’abitudine di mettere i figli, sin dai primi mesi, nel lettone con loro.

Spesso questa decisione mette in crisi i genitori, soprattutto se sono alle prese con il primo figlio.

La mamma si sente cattiva e senza cuore a lasciare il proprio piccolino di soli pochi mesi nella stanzetta nel suo lettino. Ma ricredetevi.

Non solo questa è una delle principali abitudini da dare al proprio pargoletto, in modo che in maniera graduale si abitui al suo ambiente, senza dargli verso l’anno e mezzo un distacco improvviso e molto più traumatico da assimilare, ma vi permetterà anche di ritrovare l’intimità perduta da mesi con il vostro compagno.

Le esperte assicurano a tutte le neo mamme che, una volta messa al mondo la propria creatura, diventa innato dentro di loro anche un sesto senso, che le permette di avvertire, di captare anche nel cuore della notte ogni singolo movimento, rumore, piccola tosse o lamento che il proprio figlio emette nel sonno.

Quindi mamme, anche se contro il nostro essere ‘chiocce’, sappiate che abitudine migliore ai vostri figli, sia per il loro, ma soprattutto per il vostro bene, non potete dare. L’importante è preparare la stanzetta in modo che abbia tutti i confort, magari anche una radiolina per renderci più tranquille e perchè no, una piccola luce da notte, per rendere l’ambiente meno buio.

Per far in modo che al piccolo risulti più naturale addormentarsi solo nel suo piccolo ‘nido’, sempre le tate suggeriscono di creare, pochi mesi prima della nascita, un piccolo pupazzetto, fatto con un pezzo di stoffa. Questo pupazzetto, chiamato ‘nanna’, va inserito nel letto dei genitori, in modo che per qualche mese possa assimilare l’odore della mamma e del papà. Questo permetterà al bimbo, una volta nel suo lettino, di non sentire la ‘mancanza’ delle due figure di riferimento, grazie all’odore che ‘la nanna’ emanerà.

Anche perchè sappiate che i bambini, per avere un buon risveglio, devono effettuarlo nella stessa condizione in cui si sono addormentati. Ossia, se il piccolo si sarà addormentato al buio nel suo lettino, risvegliandosi in quella condizione non subirà piccoli traumi che gli indurranmo il pianto, se invece lui chiude gli occhi tra mamma e papà, e si risveglia da solo, il pianto sarà molto più probabile!

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