Io punto sulle donne!

Una donna ai vertici migliora l’impresa.

Sfogliando le pagine di Psychologies Magazine, abbiamo trovato un’intervista interessante, fatta a Simona Scarpaleggia (deputy country manager di Ikea Italia e presidente di “Valore D.”, la prima associazione impegnata nella valorizzazione dei talenti femminili in azienda) e a Maurizio Ferrera (professore in scienza politica all’Università degli Studi di Milano, e autore del saggio “Fattore D.” dedicato alla moglie e alla figlia), sull’importanza della presenza delle donne nelle imprese. Le realtà con più alta presenza femminile nel top management ottengono migliori risultati, questo grazie al modo diverso e complementare di guardare le cose, perchè valorizzano aspetti che gli uomini tengono in scarsa considerazione. La donna mette nel suo obiettivo lavorativo anche l’intuito, che le aiuta a prendere decisioni rapide in assenza di dati; l’empatia che migliora la comunicazione e la flessibilità, che facilita i cambiamenti.

Con “Valore D.” Scarpaleggia vuole sostenere e valorizzare la leadership al femminile, creando relazioni fra le donne, fondate sul sostegno e sullo scambio di esperienze, fondamentali per il cambiamento dell’individuo.

Al microfono di Psychologies, il prof. Ferrera descrive così la sua visione della donna in carriera: La caratteristica che preferisco nelle donne è il coraggio. Il caraggio di sopportare e resistere, di lottare per quello in cui crede, con fatica e con passione. La diversità tra uomo e donna sul lavoro è dirompente, per due buoni motivi. Il primo è che oggi le donne hanno una qualificazione e preparazione  molto più elevata; il secondo è legato alla qualità del lavoro delle donne. Portano quell’intelligenza emotiva, necessaria per una nuova gestione dei rapporti aziendali e nelle dinamiche organizzative. Hanno una visione sistematica e complessa, derivante dalla loro millenaria attività che le costringe a farsi carico di molti compiti, a conciliare contemporaneamente più azioni come la concretezza, l’ordine e la diligenza. Come ci insegna l’esperienza degli altri Paesi, le aziende con alta presenza femminile nei consigli di amministrazione hanno performance migliori rispetto alle altre. E’ in aumento la richiesta di donne manager” – continua Ferrera – “da parte di aziende che si trovano in situazioni difficili, affidando loro missioni ad alto rischio di fallimento. Forse per scaricare il barile in un ottica di cinismo maschilista?” .

(e se a dirlo è proprio un uomo e soprattutto professore, ci sentiamo un po’ capite!?). Ma si sa, noi donne sappiamo rischiare, non ci spaventa di certo qualche stupido “barile” affidatoci dagli uomini in difficoltà! (!!)

 www.valored.it

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